GAP E ARCI BERGAMO

UFFICIO STAMPA

GAP GRUPPI ARTISTICI POPOLARI A BERGAMO
Spettacoli nelle RSA durante la pandemia per contrastare l’isolamento e sostenere gli artisti

 

COMUNICATO STAMPA

SuperBergamo
In collaborazione con ARCI Bergamo
con il sostegno di  Fondazione della Comunità Bergamasca e Provincia di Bergamo
con il patrocinio di Comune di Bergamo
presenta

AL VIA IL PROGETTO GAP A BERGAMO E PROVINCIA
Mettere insieme necessità lavorative e desideri di incontro.
IL TEATRO SI INIETTA NEL TESSUTO SOCIALE, ANCHE QUELLO MAGGIORMENTE COLPITO DALL’ISOLAMENTO, E REGALA ALLA COMUNITA’ MOMENTI DI CONDIVISIONE E BELLEZZA. IN TOTALE SICUREZZA

Partito lo scorso 20 giugno, il progetto GAP – Gruppi Artistici Popolarinato dall’esperienza di SuperBergamo per sostenere lavoratrici e lavoratori dello spettacolo che tanto hanno perso durante il periodo di emergenza sanitaria, ha trovato la sua collocazione naturale in azioni a favore di realtà che ancora oggi soffrono una condizione di isolamento sociale. E dopo il primo mese di programmazione, sono già grandi le soddisfazioni degli operatori coinvolti e del pubblico bergamasco, che mai come ora sente il bisogno di condivisione, ha fame di bellezza.

Applausi, emozioni e momenti di grande commozione hanno caratterizzato gli eventi che sino ad oggi sono stati proposti da un progetto davvero speciale: spettacoli teatrali per trasformare quei luoghi come RSA e RSD che ancora oggi soffrono una condizione di isolamento sociale -piuttosto che semplici vie, piazze e caseggiati- in zone vive e partecipanti al fine di stimolare il tessuto sociale e attivare meccanismi virtuosi in cui i cittadini abbiano un ruolo proattivo durante la realizzazione delle attività. Ecco GAP, il progetto condotto diversi soggetti promotori con capofila ARCI Bergamo, nato all’interno della rete di SuperBergamo, una realtà volontaria e solidale che ha servito la Città e la Provincia durante la fase 1 dell’emergenza Covid19 fornendo supporto e beni di prima necessità alle fasce sociali più deboli.

L’acronimo GAP sta per Gruppi Artistici Popolari e fa riferimento a piccoli gruppi di teatranti o musicisti pronti ad esibirsi in strada o nei cortili, sotto condomini e case popolari, con un pubblico che può godere di speciali performance anche solo affacciandosi alla finestra o al balcone di casa. Ma soprattutto all’interno di residenze per anziani o per disabili, per i quali il lockdown non è ancora del tutto terminato. La fruizione di questo tipo di spettacoli non prevede assembramenti e garantisce tutti gli standard di sicurezza, ma al contempo mette in relazione diretta le persone più colpite dall’isolamento e i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo, creando una rete virtuosa di relazioni umane profonde.

Le performance hanno luogo in Città e Provincia, grazie al Patrocinio della Provincia di Bergamo e al supporto delle singole Amministrazioni locali, che segnalano i luoghi idonei per lo svolgimento, andando a coprire i quartieri popolari, le zone periferiche, i palazzi più isolati. La comunicazione relativa all’evento non viene resa pubblica, ma raggiunge esclusivamente gli abitanti del quartiere (o del palazzo) interessati, a poche ore di distanza dallo spettacolo, in modo da non generare assembramenti.
Teatranti e musicisti vengono selezionati dalla direzione artistica in base a criteri molto semplici: artisti di professione con attuale impossibilità di lavorare e quindi nessun reddito, che abbiano una giusta sensibilità verso la particolare situazione sociale e logistica in cui si trovano ad esibirsi.
In scena repertori adatti a tutti, racchiusi in una proposta artistica che ruota attorno ad esperienze musicali e teatrali definite popolari di qualità’,ovvero capaci di mescolare i generi e coniugare la comprensibilità con un alto valore artistico e culturale in cui sono coinvolte alcune tra le più interessanti realtà del panorama bergamasco, alternando interventi di recitazione e narrazione, con danza, musica dal vivo e teatro di figura.
Le performance sono costruite in modo da essere rigorosamente brevi (30-40 minuti al massimo), così da poter coprire in una sola giornata diverse zone all’interno dello stesso paese o in paesi limitrofi e portare l’arte a più persone. Inoltre tutte le attività proposte sono pensate per essere vissute a debita distanza, anche da finestre e balconi, senza bisogno di un avvicinamento.

E nel ricco programma di appuntamenti organizzati in città e provincia, spiccano gli interventi nelle RSA, luoghi come noto, fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria e vittime particolari dell’isolamento e del distacco dai propri cari. E’ qui che il progetto GAP sta ottenendo i risultati più inattesi, laddove proprio la risposta del pubblico si è rivelata positiva, anche in termini di partecipazione in prima persona. E’ quello che è accaduto nella RSA “Fondazione Martino Zanchidi Alzano Lombardo dove lo scorso 19 luglio, un piccolo concerto dal vivo si è trasformato in una grande festa che ha visto in scena anche alcuni ospiti e operatori dell’RSA, in un clima di totale spensieratezza, lontano dalle ansie e dalle preoccupazioni generate dalla malattia, come confermato dalla direttrice Dott.ssa Giulia Madaschi, che al termine della giornata ha dichiarato: Questa è una giornata di effettiva rinascita sia per gli ospiti che per gli operatori. Dopo quasi 5 mesi di isolamento, poter sentire la vostra musica ci ha fatto tornare a un senso di normalità che aspettavamo da tempo. Le arti e la musica sono fondamentali qui dentro e la musica è la terapia del corpo e dell’anima perciò vi diciamo fin da ora che saremmo felici se voleste tornare a settembre per la chiusura del vostro progetto”.

Nel pieno della FASE 3 in cui ci troviamo oggi, il distanziamento prosegue mentre il mondo del lavoro ha ripreso ad attivarsi pressoché in toto, tranne che per alcuni settori che continuano ad avere scarso impiego e considerazione, come quello dello spettacolo. Sono venute così a galla tutte le falle di un circuito che non ha alcuna tutela sociale e al contempo nessuna prospettiva reale.
Ma l’idea di GAP risponde anche a questa mancanza: gli artisti, così come i tecnici che si occupano della buona resa degli spettacoli, vengono regolarmente pagati per le giornate di lavoro, grazie a fondi speciali messi a disposizione dal progetto e grazie al sostegno di importanti realtà locali, prima fra tutte la Fondazione Comunità Bergamasca, così da rendere il giusto merito a professionisti senza i quali la cultura subirebbe un arresto improvviso.

BEYOND THE GAP è l’azione trasversale al progetto che prevede l’aggiornamento costante di uno strumento digitale interattivo (https://superbergamo.org/gap/) capace di fornire una serie di indicazioni al pubblico, con funzione informativa. Gli spettacoli vengono ripresi in diretta streaming e condivisi sulla pagina Facebook di Superbergamo, in modo da allargare ulteriormente il bacino di utenza, sebbene solo via web e andare a compilare “Beyond the GAP” che diventa così una speciale mappa interattiva per archiviare i relativi interventi e mettere in condivisione le emozioni con foto e video delle performance.
Le azioni teatrali proseguiranno fino al 30 settembre. Nel frattempo GAP rivolge un invito a tutti i comuni e alle RSA interessati a promuovere un evento culturale dal vivo nel proprio quartiere o struttura: lo staff di GAP è a disposizione per organizzare insieme gli appuntamenti a seconda del luogo e delle specificità del pubblico. Per info contattare bailo@arci.it – 035239565 –  328 287 7386.

Così Bergamo, una delle città maggiormente colpite dalla pandemia, mostra il suo forte desiderio di rialzarsi anche attraverso la cultura con progetti come questo che va alla ricerca di un fattivo dialogo e una costante collaborazione con le Amministrazioni Comunali e i soggetti del privato sociale (RSA, RSD, CSV Bergamo, Festival In Necessità Virtù, Teatro tascabile di Bergamo, Festival Orlando), sempre accompagnato dal  costante obiettivo di riempire il vuoto creato da quasi tre mesi di lockdown, e colmare il GAP.

Info e dettagli: https://superbergamo.org/gap/.
Ufficio Stampa: Francesca Parisi / inf@francescaparisi.net / 3332142891

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Servizio del programma “Sipario” di BergamoTv del 19 agosto 2020