JAM MUSEUM Il Corpo tra tensioni e fluidità

Movimento corporeo e forme d’arte collettiva

UN EVENTO DI DUE GIORNATE TRA ARTE CONTEMPORANEA E DANZA

Progetto: Francesca Parisi e Simone Moretti

Direzione artistica e organizzazione: Francesca Parisi / Simone Moretti
In collaborazione con Festival Danza Estate 2016 / Museo Bernareggi / Multimagine

18 – 19 giugno 2016
Spazio Ex Oratorio di San Lupo
Via San Tomaso, 7 – Bergamo

 

Anatomia, movimento corporeo e forme d’arte collettiva dialogano tra loro tra installazioni e performance dal vivo in cui il Corpo, protagonista assoluto, si manifesta attraverso diversi linguaggi in un percorso espositivo che accompagna il visitatore dentro un viaggio tra passato e presente.
Dalle rigidità della ginnastica del periodo fascista alla libertà della Contact Improvisation, dal video alla fotografia, dall’immagine al movimento, fino ad arrivare a una danza di gruppo che prende vita lungo tutta la durata dell’esposizione. Qui il Corpo si fa portavoce di un’azione sperimentale e improvvisata che trova nella performance un punto d’incontro condiviso e liberatorio, dove il collettivo sprigiona tutta la sua potenza, donando al pubblico una parte di sé.

 

DANZA

La Contact Improvisation nasce all’inizio degli anni ‘70 negli Stati Uniti per opera di Steve Paxton e della sua allieva Nancy Stark Smith, come pratica di danza nettamente scollegata dai modelli preesistenti. I danzatori improvvisano, in gruppo o in coppia, creando stimoli e condividendo un’esperienza.
Il Corpo diventa il protagonista di un’azione nata da più linguaggi dove non servono i codici e le imposizioni del coreografo autoritario di un tempo, perché qui è il Corpo collettivo che guida, sfruttando se stesso nei suoi movimenti più originari. Come afferma Karen Shaffman, esperta di storia della danza: “La Contact Improvisation lascia che sia il corpo collettivo a fare da coreografo”.

4 ore di danza improvvisata consecutiva senza interruzioni e ripetuta per le due giornate di esposizione: corpi in movimento abitano l’ex Chiesa di San Lupo e compongono coreografie improvvisate occupando un tempo e uno spazio irripetibili. Il pubblico assiste alla scena collocandosi nei diversi livelli e spazi offerti dal luogo.
Danzatori: Linda Bufali, Natasha Belsito, Claudia Broggi, Marcella Carrara, Cristina Crippa, Andrea Decrescenzo, Mario Ghezzi, Vanessa Grasse, Aless Guex, Simone Magnani, Serena Marossi, Riccardo Meneghini, Thomas Mettler, Simone Moretti, Francesca Romano

 

 

 

 

TEATRO ANATOMICO | Valerio Ambiveri, Marta Lodola

L’anatomia come forma di conoscenza del corpo umano prende le mosse dall’esigenza degli artisti di capire e coglierne la struttura nascosta dalla levigata apparenza della superficie epidermica. L’interesse scientifico ha prevalso e la dissezione del corpo ha iniziato il lungo processo di svelamento dei processi vitali e la scoperta degli organi addetti, ridotti prosaicamente al loro ruolo funzionale.

 

L’anatomia scettica-viva riconduce alla dimensione esperienziale in cui l’inappagata conoscenza critica perpetua l’esigenza di osservare attentamente, di esaminare percettivamente.
La serie fotografica presentata è un insieme di frames di una video-performance in cui il lento movimento continuo della trasformazione di posizioni tenute, si raggela nella plasticità dell’attimo fermo, come ipotetici innumerevoli modelli anatomici in posa, ad evidenziare estensioni, simmetrie, linee di forza, geometrie degli arti, equilibri.

 

 

CORPO TOTALE | Daniele Maffeis

Una rilettura del corpo fascista attraverso la grammatica pre-ideologica del corpo. Le esercitazioni ginniche fasciste di gruppo lasciano un pensiero sospeso: la fascinazione per una composizione coreografica tanto minimale quanto suggestiva e l’inquietudine per un corpo meccanizzato e privato di individualità.

 

 

 

 

SPAZI PER CORPI IN ATTESA DELLA TRASFORMAZIONE | Clara Luiselli

Un’installazione articolata sulle pareti di una piccola stanza immaginata come corpo contenitore capace di accogliere un altro corpo in cerca della sua forma.

 

Una serie di disegni sottili traccia i confini di corpi in contatto, forme minimali, pure, che nella loro area all’apparenza vuota, lasciano spazio al respiro, alla possibilità dello stare, come opportunità essenziale del divenire e del danzare.

RIPRESE LIVE | Luca Citron, ABC- Allegra Brigata Cinematica

Immagini live della performance

 

 

MUSICHE | Marco Bonati

Una traccia audio elaborata sulla base delle suggestioni portate dai lavori presenti, dal luogo e dal tema protagonista dell’evento. Durante la performance, la musica è un sottofondo che accompagna i danzatori in molti momenti, intervallati da situazioni di silenzio