NOSTALGIA RUSSA NEL CUORE DELLA TOSCANA

ACQUE TERMALI E VAPORI AMMALIANTI SUL SET DI “NOSTALGHIA” DI TARKOVSKY

La Piazza delle Sorgenti dello stupendo borgo medievale toscano venne usata dal grande regista russo per uno dei suoi film più malinconici. E oggi quelle atmosfere rivivono, soprattutto d’inverno.

 

Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d’Orcia, Siena, Toscana

Immerso nel cuore della Toscana, Bagno Vignoni è uno dei più antichi ed affascinanti borghi italiani. Ad occupare il posto della piazza centrale, una grande vasca colma d’acqua termale calda e fumante, che d’inverno si trasforma in nebbia e impedisce di vedere gli spazi circostanti ma regala grande suggestione a tutto il paesaggio.

 

 

E’ qui che il regista russo Andrej Tarkovsky (“Stalker”, “L’infanzia di Ivan”, “Lo specchio”) ha scelto di ambientare le vicende nostalgiche di un cittadino russo lontano dalla sua terra, raccontandole attraverso una fotografia visionaria curata fin nei minimi dettagli e un ritmo talmente lento che sembra aggravare il peso del sentimento malinconico del protagonista.
Bagno Vignoni è un luogo che ammalia e confonde. Un paesaggio sfocato e impercettibile in cui diventa naturale cercare avidamente quel dettaglio riconoscibile, quel pezzo di memoria che aiuti a ritrovare una traccia di familiarità lontana dallo smarrimento.

È questa la sensazione che deve aver invaso il regista nella scoperta dell’antico borgo, un’infatuazione che lo ha portato a eleggere questo luogo a scenografia del suo film “Nostalghia” del 1983. Una pellicola nella quale l’ambiente unico e insolito simboleggia la contrapposizione tra la realtà circostante e sconosciuta e la sospirata armonia interiore. Ed è proprio la suggestione scaturita dalla particolarità del borgo che ha attirato diversi artisti in passato e che oggi rende Bagno Vignoni una località termale apprezzata in tutto il mondo.

 

 

 

Francesca Parisi ©